Orologi al quarzo o meccanici, quale scegliere?

12 luglio 2020

Gli orologi, servono ad indicare lo scorrere del tempo. Ma qualsiasi persona abbia provato ad avvicinarsi all’affascinante mondo del’orologeria, avrà notato una enorme varietà di caratteristiche; che fanno si che un segnatempo possa costare decine di migliaia di euro, oppure poche centinaia di euro.

E non pensate solamente al materiale con il quale è prodotto. Questo infatti influisce , ma solo in parte; possiamo trovare orologi in acciaio da 100 euro o da 100000 euro, oppure orologi in oro da 3000 euro e ancora orologi in oro da 300’000 euro, le caratteristiche che fanno variare così tanto il prezzo, molto spesso sono dovute alle finiture e alla storia del brand, ma la caratteristica che più di tutte influisce sul valore è nascosta all’interno dell’orologio, il tipo di meccanismo e le sue “complicazioni” (a breve pubblicheremo un articolo per approfondire il tema Complicazioni).

Oggi però , tratteremo le due macro categorie degli orologi da polso , che possiamo semplificarle in MECCANICI o al QUARZO.

Gli orologi meccanici, ovvero la branca più storica e amata dagli appassionati , funzionano (più o meno) nello stesso modo da secoli. Quella dell’alta orologeria, è un arte che si tramanda di generazione in generazione. Produrre un orologio, voleva dire conoscere i segreti dell’arte orafa per produrre la cassa, la cesellatura, gli smalti e le più ricercate tecniche di anglage, perlage e cote de geneve per rifinire movimenti e quadranti; ma anche nozioni molto tecniche ed avanzate di matematica e astronomia, Pensate che gli orologi di Abraham Luis Breguet (Neuchâtel, 10 gennaio 1747 – Parigi, 17 settembre 1823) fondatore della Maison Breguet, prodotti quasi tre secoli fa per i più grandi personaggi dell’epoca differiscono strutturalmente assai poco dagli orologi che possiamo acquistare nuovi al giorno d’oggi.

L’orologio meccanico per come lo conosciamo oggi, è il frutto di secoli di ricerca, partendo dagli orologi dei campanili delle chiese, passando per i segnatempo da tasca , fino ad arrivare ai più sottili e complicati orologi da polso.

Ma come funzionano questi piccoli-grandi capolavori di micromeccanica?

Innanzitutto, ogni orologio ha bisogno di energia per funzionare. Nei segnatempo meccanici, questa solitamente è immagazzinata e sprigionata da una molla di carica , racchiusa in un bariletto. La riserva di carica varia a seconda della lunghezza di questa molla, solitamente si parte da una durata di 40 ore, fino ad arrivare per i pezzi più ricercati ad una settimana, o come nel caso di Hublot MP05 anche a superare il mese!

Questa molla poi trasmette la forza ad una serie di ingranaggi, detti ruotismi , che scaricano l’energia fino ad arrivare allo scappamento. Questo è considerato il cuore pulsante di ogni orologio meccanico. L’organo di scappamento, è composto da, ancora , bilanciere e appunto la ruota di scappamento. L’interazione tra queste componenti e in particolare l’oscillazione del bilanciere attraverso la sua spirale, è ciò che genera le alternanze e fa si che l’energia racchiusa nel bariletto si scarichi in modo controllato e costante. La frequenza del bilanciere, è uno dei motivi della precisione di un orologio meccanico. Solitamente, sono 28.800 alternanze all’ora (A/h), ovvero 4 Hz. Ma può anche essere di 36000 a/h su calibri come El Primero, o addirittura di 72000 a/h come sul Breguet Tipe XXII. Un orologio meccanico , soprattutto nell’orologeria di lusso, può essere considerato una vera e propria opera d’arte , prodotto in modo artigianale con delle finiture maniacali che rasentano la perfezione, se ne avete uno sapete di cosa parliamo, se non lo avete mai visto, vi invitiamo in una delle nostre boutique di Spoleto , Foligno, Firenze e Terni per mostrarvi queste meraviglie.

L’orologio meccanico per come lo conosciamo oggi, è il frutto di secoli di ricerca, partendo dagli orologi dei campanili delle chiese, passando per i segnatempo da tasca , fino ad arrivare ai più sottili e complicati orologi da polso.

Ma come funzionano questi piccoli-grandi capolavori di micromeccanica?

Innanzitutto, ogni orologio ha bisogno di energia per funzionare. Nei segnatempo meccanici, questa solitamente è immagazzinata e sprigionata da una molla di carica , racchiusa in un bariletto. La riserva di carica varia a seconda della lunghezza di questa molla, solitamente si parte da una durata di 40 ore, fino ad arrivare per i pezzi più ricercati ad una settimana, o come nel caso di Hublot MP05 anche a superare il mese!

Questa molla poi trasmette la forza ad una serie di ingranaggi, detti ruotismi , che scaricano l’energia fino ad arrivare allo scappamento. Questo è considerato il cuore pulsante di ogni orologio meccanico. L’organo di scappamento, è composto da, ancora , bilanciere e appunto la ruota di scappamento. L’interazione tra queste componenti e in particolare l’oscillazione del bilanciere attraverso la sua spirale, è ciò che genera le alternanze e fa si che l’energia racchiusa nel bariletto si scarichi in modo controllato e costante. La frequenza del bilanciere, è uno dei motivi della precisione di un orologio meccanico. Solitamente, sono 28.800 alternanze all’ora (A/h), ovvero 4 Hz. Ma può anche essere di 36000 a/h su calibri come El Primero, o addirittura di 72000 a/h come sul Breguet Tipe XXII. Un orologio meccanico , soprattutto nell’orologeria di lusso, può essere considerato una vera e propria opera d’arte , prodotto in modo artigianale con delle finiture maniacali che rasentano la perfezione, se ne avete uno sapete di cosa parliamo, se non lo avete mai visto, vi invitiamo in una delle nostre boutique di Spoleto , Foligno, Firenze e Terni per mostrarvi queste meraviglie.

Gli orologi meccanici, potenzialmente, possono durare in eterno. Ogni 7-10 anni è consigliabile farli revisionare da un orologiaio specializzato, così da mantenere intatte nel tempo le caratteristiche e le prestazioni. Durante la revisione, l’orologiaio verifica lo stato dell’intero orologio, ripulendo il movimento e lubrificando le parti sottoposte a sfregamento.

Esistono poi due grandi gruppi di orologi meccanici: quelli a carica manuale e quelli a carica automatica. Gli automatici dispongono di un sistema che , tramite il movimento naturale del polso, ricarica continuamente il bariletto. Solitamente grazie ad una massa oscillante a forma di mezza luna, mentre si indossa, mette in carica la molla. Non è quindi necessario ricaricare l’orologio a mano, come nel caso degli orologi a carica manuale. Un orologio a carica automatica è sempre funzionante, qualora lo indossiate giornalmente.

Solitamente la precisione degli orologi meccanici è inferiore rispetto a quelli al quarzo. Anche un orologio con certificato di cronometro (ossia un segnatempo molto affidabile) tollera uno scarto giornaliero di 4-6 secondi al giorno.

Il fascino artigianale degli orologi meccanici è però un fattore impagabile per un appassionato, evoca nostalgia e riesce a conquistare il cuore di ogni amante del bello. In ultimo, gli orologi meccanici sono i leader del mercato del vintage e del collezionismo, con esemplari che possono raggiungere quotazioni da capogiro

OROLOGI AL QUARZO:

Questa tecnologia , tutt’altro che secolare , venne introdotta poche decine di anni fa, prese piede sempre di più fino a generare una vera e propria crisi dell’orologeria meccanica elvetica, durante gli anni ’70 , a favore dei più economici e super precisi orologi nipponici.

Negli anni comunque sono stati prodotti, anche orologi al quarzo di grande qualità, come l’ Oysterquarz di Rolex , il calibro Beta21 e tanti altri.

Ancora oggi , molte aziende di orologeria di lusso si cimentano nella produzione di questi meccanismi, producendo e rifinendo questi calibri con la stessa cura degli orologi meccanici. Tuttavia non possiamo negare che se da un lato il quarzo offre una praticità e una precisione eccezionale , l’orologio meccanico ha un fascino ineguagliabile.

Ma come funzionano gli orologi al quarzo?

Anche questi hanno bisogno di energia per segnare lo scorrere del tempo, energia che però viene presa da una batteria. Negli orologi di qualità, la pila,  può fornire energia anche per anni. Quando la sua carica è terminata, la pila deve essere sostituita.

L’impulso è generato da un cristallo al quarzo, che inizia a “vibrare” appena riceve una tensione elettrica. Questo viene ottenuto grazie all’effetto piezoelettrico inverso. La frequenza corrisponde di solito a 32.768 Hz ed è quindi molto superiore a quella di un orologio meccanico: ecco perché gli orologi al quarzo sono molto più precisi.

Un circuito suddivide la frequenza in due unità, così da generare il tipico “saltello” della lancetta dei secondi. L’orologio può essere dotato di lancette, o segnare l’ora tramite uno schermo LCD.

Gli orologi al quarzo, sono tendenzialmente più economici e più precisi di quelli meccanici.

Bisogna però gettare le pile esauste e sostituirle con pile nuove, e questo ha un impatto negativo sull’ambiente. Oltretutto questo processo se non effettuato da un esperto orologiaio, può compromettere l’impermeabilità dell’orologio.

Ci sono poi gli orologi al quarzo con celle solari che sfruttano l’energia del sole per generare energia. In questo caso la sostituzione delle pile non è necessaria. Bisognerà però sostituire le celle solari, quando quest’ultime non riusciranno più ad accumulare sufficiente energia.

OROLOGI AL QUARZO:

Questa tecnologia , tutt’altro che secolare , venne introdotta poche decine di anni fa, prese piede sempre di più fino a generare una vera e propria crisi dell’orologeria meccanica elvetica, durante gli anni ’70 , a favore dei più economici e super precisi orologi nipponici.

Negli anni comunque sono stati prodotti, anche orologi al quarzo di grande qualità, come l’ Oysterquarz di Rolex , il calibro Beta21 e tanti altri.

Ancora oggi , molte aziende di orologeria di lusso si cimentano nella produzione di questi meccanismi, producendo e rifinendo questi calibri con la stessa cura degli orologi meccanici. Tuttavia non possiamo negare che se da un lato il quarzo offre una praticità e una precisione eccezionale , l’orologio meccanico ha un fascino ineguagliabile.

Ma come funzionano gli orologi al quarzo?

Anche questi hanno bisogno di energia per segnare lo scorrere del tempo, energia che però viene presa da una batteria. Negli orologi di qualità, la pila,  può fornire energia anche per anni. Quando la sua carica è terminata, la pila deve essere sostituita.

L’impulso è generato da un cristallo al quarzo, che inizia a “vibrare” appena riceve una tensione elettrica. Questo viene ottenuto grazie all’effetto piezoelettrico inverso. La frequenza corrisponde di solito a 32.768 Hz ed è quindi molto superiore a quella di un orologio meccanico: ecco perché gli orologi al quarzo sono molto più precisi.

Un circuito suddivide la frequenza in due unità, così da generare il tipico “saltello” della lancetta dei secondi. L’orologio può essere dotato di lancette, o segnare l’ora tramite uno schermo LCD.

Gli orologi al quarzo, sono tendenzialmente più economici e più precisi di quelli meccanici.

Bisogna però gettare le pile esauste e sostituirle con pile nuove, e questo ha un impatto negativo sull’ambiente. Oltretutto questo processo se non effettuato da un esperto orologiaio, può compromettere l’impermeabilità dell’orologio.

Ci sono poi gli orologi al quarzo con celle solari che sfruttano l’energia del sole per generare energia. In questo caso la sostituzione delle pile non è necessaria. Bisognerà però sostituire le celle solari, quando quest’ultime non riusciranno più ad accumulare sufficiente energia.

In ogni caso , qualsiasi orologio Voi scegliate di mettere al polso, potrà darvi grandi soddisfazioni ed essere un compagno affidabile per molti anni. Scegliete l’orologio che più vi rappresenta, in base al vostro stile di vita , alle vostre passioni e al budget a vostra disposizione. 

Un orologio racconta chi siamo, e cosa amiamo, è un’oggetto che può accompagnarci per tutta la vita se ben tenuto e rispecchia l’arte, l’ingegno e la passione di chi lo ha progettato e costruito.