Air, Sea, Land… Breitling Worlds

08 agosto 2018

Breitling non è solo aviazione. Quando ha preso ufficialmente il suo posto alla guida del marchio, nell’estate del 2017, Georges Kern ci ha tenuto subito a sottolinearlo. Perché, specie in tempi moderni, ampliare gli orizzonti diventa fondamentale e presidiare una nicchia troppo ristretta può anche rivelarsi una scelta non troppo premiante.

Ma da chi ha avuto il coraggio di lasciare una posizione ai vertici dell’intera divisione orologiera di un colosso del lusso come il Gruppo Richemont per prendere le redini di un unico seppur storico brand (oggi controllato all’80% dal fondo di investimento britannico CVC Capital) non puoi neanche aspettarti che chiuda a doppia mandata dietro alla porta un heritage riconosciuto e dal valore inestimabile. Come quello che lega Breitling al mondo del volo, appunto. Che, non certo ha sorpresa, ha caratterizzato così a livello di design la nuova collezione Navitimer 8. la prima del nuovo corso di Breitling.

Cinque modelli: un cronografo con ruota a colonne e calibro B01, un secondo cronografo altrettanto di livello ma destinato ad accomodarsi in una fascia prezzo inferiore, un Day Date, un automatico tre lancette e datario, un Unitime ore del mondo. Sottofamiglie del Navitimer 8, appunto, che se da un lato omaggiano un passato di indiscutibile fascino, dall’altro mostrano con chiarezza la rotta intrapresa dal marchio per il prossimo futuro. Ma non mancano anche di sottolineare le sue sorprendenti capacità produttive, se è vero che l’intera collezione, composta da un buon numero di referenze, è stata approntata a tempo di record ed è soprattutto destinata ad arrivare sul mercato non più di due/tre mesi dopo la sua presentazione ufficiale al prossimo salone dell’orologeria di Basilea in programma a partire da mercoledì 21 marzo.

Modello di riferimento, considerando la grande storia del marchio in fatto di misurazione dei tempi brevi, il Navitimer 8 B01. Un cronografo, appunto, che al suo interno ospita un bel movimento meccanico automatico con ruota a colonne, autonomia minima di 70 ore, tre contatori (30 minuti, 12 ore, secondi continui) certificazione COSC. Che, come il codice B01 lascia intendere, è il primo di manifattura mai realizzato da Breitling, lanciato nel 2009. Interessante anche dal punto di vista dello styling (è disponibile con cassa da 43 mm in acciaio, cinturino in pelle o bracciale, e in oro rosa con cinturino in coccodrillo) “ripulito” rispetto al recente passato grazie all’attento lavoro del direttore creativo di Breitling Guy Bove. Che si è ispirato a quegli strumenti professionali fiore all’occhiello del “Huit Aviation Department” fondato nel lontano 1938. Una divisione creata ad hoc per fornire, a coloro che prestavano servizio a bordo degli aerei, militari o civili, strumenti da polso e da cockpit leggeri, affidabili ma prima di tutto in grado di resistere a continue sollecitazioni sul fronte delle vibrazioni, degli sbalzi di temperatura e, già all’epoca, dei campi magnetici.